“Dimentica i morti che impongono il silenzio,
lasciali stare e pensa al lunedì e al martedì.”
(Virginia Woolf)
Io voto NO al referendum costituzionale e RISPETTO i miei
amici e parenti che voteranno SÌ.
Io voto NO e NON sono fascista, grillina, retrograda,
ignorante e superficiale e NON penso che i miei amici e parenti che voteranno
SÌ siano fascisti, piduisti, “pidioti”, opportunisti e superficiali.
Io voto NO perché sono figlia di mio padre, un cattolico
praticante che nel 1974 ha votato a favore del divorzio in dissenso dalla
chiesa che non ha mai rinnegato. Io mi sento oggi libera di votare NO e in
dissenso da mio padre per l’esempio che lui stesso mi ha dato.
Detesto la violenza verbale dei sostenitori del SÌ che mi
costringe oggi e con questo mezzo a respingere le etichette che, a motivo del
mio voto, mi vengono attribuite. Detesto la violenza verbale dei sostenitori
del NO che mi costringe oggi a ritenere un imperativo morale chiedere rispetto
per chi non voterà come me in questa consultazione, quando il rispetto dovrebbe
essere scontato.
Detesto la violenza e la malafede della propaganda del SÌ e del NO che ha trasformato questo appuntamento in uno degli eventi più divisivi della storia del nostro
Paese.
E vorrei che tutti, sostenitori del SÌ e del NO, ci
ricordassimo che, come ha scritto una mia amica convinta sostenitrice del
SÌ, dopo il 4 dicembre viene il 5
dicembre.
Ecco, pensare al lunedì e poi al martedì, che è il tempo dei
vivi e non dei morti, al lunedì 5 dicembre e al martedì 6 dicembre, a me pare,
in questo momento, la cosa più difficile e più necessaria per non prolungare una notte che sembra non avere fine.